Non ci stufiamo di dirlo: nessuno può dire a una donna come sarà il suo parto, troppe le variabili in gioco, quello che è fondamentale secondo noi è scegliere per quanto possibile, le condizioni migliori, poi potrà succedere qualche imprevisto, ma udite udite potrebbe anche andare tutto benissimo!
È importante che la mamma provi a pensare chi vuole vicino in quel momento, e deve capire se la persona scelta è disponile (evitiamo svenimenti che le mamme hanno già da fare per conto loro in quel momento!) , la coppia deve decidere dove vuole partorire, se in casa, in ospedale (e nel caso delle grandi città, in quale ospedale!) o in qualche struttura alternativa, un metodo per scegliere può essere quello di fare un elenco di domande che si ritengono indispensabili e porle all'ostetrica che vi potrebbe seguire a casa o a quelle che operano negli ospedali, le risposte vi aiuteranno nella vostra decisione. La KeElle voleva il suo compagno vicino sempre: durante il travaglio e in sala parto, ma non in tutte le strutture è possibile, desiderava poter tenere la sua cucciola sul petto tutta sporca e con il cordone ombelicale attaccato, ma ci sono mamme che inorridiscono all'idea e ogni opinione va rispettata. In quasi tutti gli ospedali ormai è stato adottato il rooming in, pratica che prevede che la mamma abbia il bambino in camera da subito, per molte mamme è preferibile la tecnica del nido aperto, che consente di portare i pupetti alle infermiere in qualunque momento della giornata per poter riposare un po'. Ricordo che al corso pre-parto in ospedale una futura mamma chiese all'ostetrica perché era obbligatorio il rooming, disse che lei era spaventata da questa pratica perché non avrebbe saputo come comportarsi con la sua bambina appena nata sempre insieme 24 ore al giorno. Ognuno deve trovare la sua formula perfetta, se avrete la fortuna di avere un travaglio, molto probabilmente ci sarà un momento, magari solo una frazione di secondo in cui penserete “Sarà figlio/a unico/a!” (Il fatto che esistano così tanti fratelli e sorelle sta proprio ad indicare che lo si pensa solo per pochi istanti). Durante il travaglio può essere utile un cuscino ripieno di noccioli di ciliegia (il nostro si chiama KeSalute) che riscaldato può alleviare alcuni dolori, sopratutto alla schiena e raffreddato può rinfrescare mamma e papà nei momenti più caldi (Avvertenza per i papà o per coloro che vogliono assistere a parto e travaglio: nelle strutture ospedaliere, in qualunque stagione, fa molto caldo, cercate di indossare indumenti molto leggeri!).
Il fatto che la nascita sia l'evento più antico del mondo dovrebbe, comunque tranquillizzarci tutti: Nonna Bettina per rasserenare le nipoti incinte era solita dire “Non c'è niente da temere, tutte le teste che vedete in giro sono passate tutte da li...” non era un pensiero molto rassicurante in realtà, ma detto da una futura nonna bis ottantenne, strappava un sorriso.
Ricordiamo uno degli episodi più belli che abbiamo raccolto negli anni, per strappare un sorriso anche a voi: F. spaventata dal dolore del futuro parto aveva chiesto alla cognata se aveva sofferto tanto, la risposta fu “ Niente in confronto all'esame di maturità!”, tempo dopo, quando F. entrò in travaglio afferrò con forza il braccio del marito e gli disse “Ma che razza di esame di maturità ha fatto quella?”.
P.S La bambina di F. tra pochi anni dovrà scegliere la scuola superiore dove andare, io scommetto che la mamma le impedirà di fare la scuola della zia!
La KeElle
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