lunedì 30 aprile 2012

Idee per confezionare

Oggi vi posto un idea davvero carina che ha avuto una mamma amica per fare un regalo ai miei figli. È un'idea che risponde in pieno ai valori Kemate “risparmio, riutilizzo, riciclo, recupero”, è così semplice e fantasiosa che probabilmente arriva da uno dei vostri blog... solo che io me l'ero persa.
Lo strano oggetto che vedete in foto è una scatola delle scarpe a cui è stato fatto un foro circolare delle grandezza della manina dei bambini, a questo buco è stata attaccata una calza (non c'è niente da fare la KeElle con i calzini ha proprio una fissa!), a cui in precedenza era stata tagliata la punta. La scatola era stata riempita di matite colorate, evidenziatori, gomme e giochini di poco conto ma i miei figli si sono divertiti un sacco a infilare la mano nella calza e a cercare di indovinare cosa ne avrebbero tirato fuori dalla scatola. Piccola variante: una graziosa attività suggerita anche da Earth Educationa prevede di riempire scatole (anche grandi) di oggetti che si trovano in boschi e prati: ricci, nidi, ghiande, castagne, foglie, muschi, licheni ecc. Occorre sempre fare in modo che i bambini non possano vedere cosa c'è dentro la scatola, quindi se gli oggetti sono grandi ovviamente necessiteranno di aperture che non possono essere chiuse con una calza, potete utilizzare carte, stoffe e lane per fare una specie di di tenda davanti all'apertura e iniziare in gioco invitando i bambini a prendere un oggetto e a dire ad alta voce cosa sentono : “Caldo o freddo? Liscio o ruvido? Morbido o duro? Punge? Ecc.”. Provate, come al solito i vostri figli vi stupiranno! la KeElle PS. Se volete altre idee per far giocare i bambini partendo da una scatola basta solo leggere i commenti a questo post!

venerdì 27 aprile 2012

Venerdì del libro: A pranzo con la regina dei prati

Quando la pioggia incessante di questo periodo ci lascia qualche attimo di respiro ci equipaggiamo per andare a procuraci un po' di erbette spontanee dei prati, il primogenito perfettino si è specializzato nella raccolta di erba cipollina molto abbondante nel prato di casa ma che ormai non so più come trasformare. Per fortuna mi è venuto in soccorso un testo bellissimo che hanno regalato ad un'amichetta dei miei bimbi: “A pranzo con la regina dei prati” di Lionel Hignard e Alain Niels Pontoppidan, Motta junior. Gli amanti delle scampagnate famigliari e delle buone mangiate non possono perdere questo testo che con quattro semplici simboli ci indica in quale stagione è adatta la ricetta in questione che illustra l'equipaggiamento necessario per andare per i prati che ti incuriosisce con le sorprese che puoi trovare lungo il sentiero, che ha illustrazioni carinissime, titoli accattivanti e istruzioni molto semplici. Vi ho incuriosito? Ancora no? Allora vi do qualche anticipazione “Equipaggiamento per andare nei prati: scarpe comode, zaino, cestino o sacchetti, coltello tascabile, palette per raccogliere radici, forbici, guida illustrata per riconoscere le piante, guanti per raccogliere le ortiche”“Sorprese lungo il sentiero: quando vai nei prati cogli un pugno di fiori di trifoglio e gusta il loro succo dolce e zuccherato”. Se proprio non siete ancora soddisfatti vi cito una ricetta veloce, veloce: Maionese Blu Ingredienti: 30 fiori di boraggine e un vasetto di maionese (in alternativa si può fare la maionese con un uovo, un cucchiaio di senape, 3 pizzichi di sale, e olio). Preparazione: taglia i fiori a pezzetti e mescolali con la maionese. Non finisce qui di sicuro le Kemate vi posteranno qualche ricetta riuscita... IL venerdì del libro è un'iniziativa del blog di homemademamma. La KeElle

lunedì 23 aprile 2012

I tesori naturali

Tra piogge intense e ultime nevicate siamo riusciti a ritagliarci un paio di ore per andar per boschi. Come ogni gita che si rispetti bisogna portarsi a casa il ricordino, questo è il nostro:
Il nostro tesoro è stato studiato e hanno scoperto che le pigne non sono tutte uguali,che quella tonda in basso non è neanche una pigna
si può scoprire che una è stata addirittura rosicchiata da un topino
o si può giocare a metterle in ordine da quella più grande di Pino strobo a quella più piccola di Larice:
Anche le ghiande a prima vista sembrano tutte uguali ma se si guarda bene ce ne sono di differenze
e anche con le ghiande si può giocare, c'è qualcuno in casa mia che passa il suo tempo a togliere e mettere il cappello alle ghiande, praticamente un'attività di manualità a costo zero.
Alle prossime scoperte! KeAle

venerdì 20 aprile 2012

Le astuzie della chimica

L’editoriale Scienza viene citato ormai frequentemente dalle Kemate che non possono nascondere la loro passione è per testi scientifici così divertenti, questa settimana vi parliamo di “ Le astuzie della chimica, esperimenti facili e divertenti” viene indicato per ragazzi dagli otto ai 12 anni, io alcuni esperimenti li ho fatti sia con i miei figli (di 7 e 2 anni e mezzo) che con i miei studenti ( che hanno tra i 14 e i 17 anni) ed hanno avuto uguale successo. Fra tutti gli esperimenti quello che più ha entusiasmato il pubblico è stato “un palloncino gasato”, abbiamo preso una bottiglietta vuota, un cucchiaino, un palloncino, aceto e bicarbonato di sodio. Nella bottiglietta abbiamo messo l'aceto, nel palloncino il bicarbonato, poi abbiamo agganciato l'apertura del palloncino al collo della bottiglietta, così il bicarbonato è sceso nell'aceto ed è iniziata la reazione di produzione del gas che ha gonfiato il palloncino... “mamma sei maga?” ha detto la bestiolina, il primogenito perfettino ha chiesto se poteva farlo vedere anche ai suoi amici, i miei studenti l'hanno fatto ad una festa con conseguenze un po' devastanti perché come al solito hanno esagerato...procuratevelo e raccontateci quale esperimento vi è piaciuto di più! Il venerdì del libro è un'iniziativa del blog di homemademamma. La KeElle

lunedì 16 aprile 2012

Cronaca di un avventura “culturale”


Era una domenica piovosa che faceva seguito a un sabato piovoso, (e un venerdì piovoso!), ci eravamo impegnati in tante attività pur di goderci lo stesso il fine settimana, sabato la KeAle e la sua famiglia ci avevano anche invitato a visitare la mostra che da diverse settimane inseguivamo: “I giganti dell'avanguardia Mirò Mondrian e Calder” con la nostra solita disorganizzazione cronica e un sospetto di varicella della bestiolina alla fine avevamo declinato. Il rischio di rimanere tutto il giorno incatenati al divano non mi spaventava tanto ma nel pranzo domenicale con i nonni mi sono lanciata “...e se andassimo tutti alla mostra oggi?”.Sono stati espressi solo pareri positivi anche la KeBisNonnaCiclista ha aderito all'iniziativam così siamo partiti nella KeMacchina a 7 posti. La bestiolina sovraeccitata che eravamo tutti insieme (quanto mi assomiglia!), ha evitato accuratamente di dormire durante il viaggio, abbiamo trovato il posto ed un parcheggio comodo quasi subito quindi le premesse erano abbastanza buone.

All'entrata mi dicono “deve fare aspettare e mettersi in coda la dietro il nastro blu...” solo che la coda non è così poca, e sopratutto molto lenta e quindi alla fine tutti in piedi ad aspettare con il KePapà idraulico che borbotta “...certo è domenica, piove, e non ci sono neanche le partite...” la bestiolina che tenta di giocare con gli altri bambini presenti, il perfettino che chiede quanto manca, la bisnonna che non sopporta di stare inattiva che quasi sale in spalle al poveretto che le sta davanti... Riusciamo ad entrare e ci forniscono di 3 fantastici audiodispositivi con una coppia di cuffie ognuno, il KeNonno elettricista strattona la bisnonna che non ha capito che se vuole tenere le cuffie deve procedere vicino a lui, il cellulare della KeNonna cuoca suona in un silenzio di tomba, (proprio lei che se non la chiamo io non la chiama mai nessuno!) la bestiolina si addormenta in braccio a papà. Confesso di aver pensato “pessima idea...pessima idea davvero!”, ma è stato il pensiero di un istante perché il primogenito perfettino ci ha sorpreso tutti. Affascinato ha voluto guardare quadro per quadro ascoltando ogni spiegazione dall'introduzione alla fine, ha segnalato quali erano le opere che gli piacevano di più e quali spiegazioni aveva preferito, la famiglia era in adorazione verso quello gnomo così attento e interessato.

All'uscita tutti noi abbiamo dato il nostro giudizio, lui ha citato autori e numero dei quadri di cui parlava, fantastico. Gli organizzatori all'inizio ci avevano gentilmente offerto un quaderno con alcune attività da fare per interessare i bambini ma lui ha chiesto espressamente di portarlo a casa perché durante la mostra era troppo impegnato ad ascoltare...Non so cosa sia rimasto agli altri della giornata io mi accontento di aver fatto qualcosa tutti insieme e di aver respirato insieme ai miei figli un po' di cultura...

la KeElle

venerdì 13 aprile 2012

Venerdì del libro: perché i vulcani si svegliano?


Entrata l’ultimo giorno utile ad una carinissima mostra del libro, con la vana speranza di riuscire a non spendere molto e invece arrivo alla cassa e il conto? 80 euro! per consolarmi ho pensato che erano soldi “rubati” al primogenito perfettino ( voleva due libri non sapeva decidere quale dei due acquistare, vuoi dirgli di no che i soldi sono suoi?!), e che avevo sistemato almeno 3 regali di compleanno! La scelta più difficile era per un cuginetto dal carattere un po’ sfuggente che ultimamente è molto incuriosito dalla geologia, sono stata fortunatissima ho trovato “Perché i vulcani si svegliano? E tante altre domande sulla geologia”, Federico Taddia intervista Mario Tozzi (Editoriale Scienza).

Se pensate che la geologia non possa interessare i bambini di sicuro non avete un KeNonno e un KeZio geologi come invece hanno i figli della KeAle, che imparano da piccolissimi a portare a casa una roccia da regalare al nonno, ovunque vadano. Credevo che fosse una “malattia” da discendenza invece anche i miei figli quando andiamo in giro vogliono la pietra che luccica, quella che fa scintille, quella verde, quella che si spacca ecc. Inutile dire che prima di regalare il libro abbiamo dovuto leggerlo tutto e prendere appunti su ogni domanda interessante e su tutti gli esperimenti proposti tanto che i geologi parenti della KeAle sarebbero stati orgogliosi di noi!

Il libro è molto simpatico, è strutturato a domande in modo che si possa leggere tutto d’un fiato, dall’inizio alla fine, oppure aprirlo su un argomento che ci risulta particolarmente stuzzicante.
Al primogenito perfettino sono piaciute particolarmente le domande “si può esplorare il centro della terra?” e “se continuiamo a sfruttarla la terra rischia di finire?”. A me è piaciuto il commento del l' intervistato sui terremoti che sostiene che c’è un momento in cui i geologi sanno tutto su un terremoto….il giorno dopo!

Se avete figli in età scolare è un libro da recuperare, mettere insieme un argomento così, apparentemente, complesso come la geologia e i bambini può avere effetti strabilianti: racconta il KeZio geologo che facendo una lezione in una scuola primaria aveva dovuto impiegare tutto il tempo a sua disposizione per rispondere alle insistenze di un bambino che voleva sapere di che pietra fosse fatto “la Cosa” uno dei Fantastici 4!

L'iniziativa il venerdì del libroè del blog di homemademamma.

KeElle

martedì 10 aprile 2012

Erbette

Dopo aver letto quell'articolo sui bambini metropolitani che vi ho postato qualche settimana fa, in questi giorni ero molto orgogliosa di non riuscire a far venire via lo sporco di erba-terra dai pantaloni dei miei figli. Ho pensato che magari cresceranno come i loro genitori e i loro nonni che hanno bisogno di passare all'aria aperta più tempo possibile, con il grande spazio esterno che hanno a disposizione, le passeggiate e le gite in montagna, io e il Kepapà idraulico forse abbiamo qualche speranza che da adulti non vadano a fare il pic-nic in un' area di sosta di qualche strada molto frequentata, o che raccolgono le loro “insalate” nelle rotonde o negli spartitraffico.


Sapendo quanto il cibo sia un concetto di fondamentale importanza per i miei figli, in una scampagnata in montagna siamo andati a caccia di “erbette” da utilizzare per la cena. Con entusiasmo ci siamo armati di borse e coltelli e via per i prati, da subito sono stati interessatissimi e ascoltavano le indicazioni della KeNonna cuoca che per semplificare canticchiava la filastrocca della BisNonnaKeride che tradotta in italiano suona più o meno così “ tutte le erbe che fanno la testa (il cespo ndr) sono buone per far la minestra”.


Dopo poco il lavoro della raccolta è stato riservato ai soli adulti perché la morfologia del luogo chiedeva proprio ruzzoloni e capriole. i miei figli, ovviamente non potevano tirarsi indietro.



In rete troverete tantissime ricette interessanti con le erbe che crescono spontanee nei nostri prati, i miei figli sono rimasti particolarmente attratti dall'uso delle punte delle ortiche per fare la minestra (“sicura Nonna che poi non mi pungo la lingua?”) e dalle primule. La bestiolina ha scoperto che il fiore della primula è leggermente zuccherino quindi ha cominciato a farne incetta, il primogenito perfettino ha ascoltato le indicazioni della nonna e ne ha raccolto le foglie, alla sera le ha tritate con cura e poi le ha aggiunte ad alcune uova che aveva precedentemente sbattuto e salato, ne è venuta fuori una gustosissima frittata verde di cui era molto orgoglioso!

KeElle

venerdì 6 aprile 2012

Venerdì del libro: Lo Zio Cardellino


Se fra voi amiche e amici del venerdì del libro ci sono lettori che non conoscono “Lo Zio Cardellino” di Luciano De Crescenzo (Mondadori), è ora che rimediate, quando arriva la primavera mi sento stanchissima avrei voglia di passare tutte le mie giornate fuori e di scrollarmi di dosso tutte le negatività del momento, allora mi viene in mente lui Luca Perella dirigente di una grande multinazionale con una famiglia “per bene”, che improvvisamente comincia a cinguettare e a sbattere le ali come se volesse prendere il volo, un romanzo tenerissimo che fa sorridere ma mi ha fatto anche tanto pensare.
Lacrime e sorrisi garantiti dalla KeElle.

IL venerdì del libro è un'iniziativa del blog di homemademamma.

martedì 3 aprile 2012

Agrumi di bellezza.


Scrivo entusiasta questo post perché ho ricevuto una mail illuminante da una neomamma scienziata molto attiva. Solo qualche settimana fa vi ho raccontato la storia di un’arancia, oggi volevo scrivervi di come questa bella esperienza si sta evolvendo, avrei voluto chiedervi quali usi si possono fare di un cedro da mezzo chilo, invece vi riporto queste tre ricette di bellezza a base di agrumi che ho ricevuto.

Tonico con proprietà esfoliante, illuminante e purificante: mettere la buccia di agrumi a macerare in aceto di mele, dopo 15 giorni è pronto il tonico che va filtrato e diluito in acqua in rapporto 1:3.

Olio per le mani indurente e anti-age.: mettere le bucce a macerare per 40 giorni in olio vegetale (di riso, o soia, o mandorle dolci, o un mix) filtrare e conservare in barattolo di vetro scuro,

Crema per le mani (variante dell’olio) con proprietà indurenti e schiarenti per mani e unghie: aggiungendo cera d'api in rapporto 1:10 (1 cera 10 olio) la ricetta precedente si trasforma in pomata. Un’idea può essere quella di conservarne piccole quantità in un barattolo di smalto per unghie vuoto, così si può usare il pratico pennellino.

Attenzione: tonico, olio e pomata si preparano adesso ma si usano da settembre perché gli oli essenziali contenuti nelle bucce sono fotosensibilizzanti, quindi potrebbero macchiare la pelle!
Tutto chiaro? Io ci provo poi vi racconto!

KeElle
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