venerdì 28 ottobre 2011

Venerdì del libro: il bottino della bancarella.

L’ultima visita alla bancarella dei libri usati ci ha portato un interessante bottino, tre libri a un prezzo stracciato che sono stati graditi da tutti i riceventi.


Niño pequeño l’ha già letto tutto più e più volte, “Numeri un libro pop up di Gatto Florindo” Emme Edizioni, è un bellissimo pop-up che insegna a contare, in cui non si capisce se il gatto è contento della situazione e sorride sornione alla vista degli innumerevoli topi presenti in casa sua o è sull’orlo del baratro perché non riesce a mangiare, dormire, farsi un bagno per l’ingombrante presenza dei topini. Niño pende per la prima versione infatti usa il libro per farsi delle belle risate.


Figlio grande sotto mio pressante consiglio ha deviato dai suoi amati Stilton prendendosi "Il Dottor Prottor e la vasca del tempo" di Jo Nesbø, Salani editore, ma che sei matta gli fai leggere di cadaveri e donne squartate? Ha commentato la nonna, si in effetti l’autore è meglio conosciuto come uno dei giallisti norvegesi più quotato del momento, ma non è il caso di questo libro che è nella categoria letteratura per ragazzi, narra le avventure di uno scienziato pazzo, delle sue bolle magiche e della sua invenzione strampalata una vasca da bagno macchina del tempo. Giudizio parziale (lo sta ancora leggendo) ottimo.


Io invece mi sono presa una raccolta di racconti, “Il lato sinistro del cuore” di Lucarelli, Einaudi editore, racconti brevi, essenziali, suggestivi a volte assurdi altre volte troppo reali, ideali per chi, come me, non riesce a tenere un libro in mano per più di dieci minuti perché il sonno incalza.

L'iniziata il venerdì del libro è del blog homemademamma.

martedì 25 ottobre 2011

Mamma adottiamo un animale?

Abitiamo in campagna in una casa sporca e disordinata quindi abbiamo tutte le carte in regola per possedere un animale, la nonna bis, che vive nello stesso nostro cortile possiede le galline che fanno delle uova buonissime ma che la mamma KeElle non ama particolarmente da quando un gallo le saltò in faccia all'età di 5 anni.

Il primogenito perfettino non sembrava mostrare particolare interesse per gli animali, poi è arrivata la “fratella” che abbiamo subito chiamato bestiolina e tutto è cambiato. La richiesta è stata quella di un animale domestico di cui prendersi cura, tutti avremmo votato per un cagnolino ma non possediamo ancora di una recinzione attorno alla nostra proprietà, quindi non è pensabile. In estate sotto richiesta pressante della nonna bis abbiamo adottato un gattino bellissimo che si chiama “Gigi”, sembra un siamese ma la mamma è grigia e il papà bianco nero (ho indirizzato io la scelta così da poter spiegare ai miei figli che sono biondi con gli occhi azzurri anche se il papà è nero con gli occhi marroni, e che la battuta sul postino che fa il kePapà idraulico è totalmente fuori luogo!).

I bimbi lo fanno giocare lo portano a spasso sul passeggino, lo abbracciano ardentemente, ma per loro è il gatto della nonna bis, così dovevamo scegliere l'adozione di un altro animale, per fortuna il primogenito perfettino aveva trattato come argomento principale nell'ultimo anno della mitica scuola dell'infanzia di Mongrando Curanuova la “chiocciola”.


Dopo un temporale siamo usciti a cercare chiocciole, abbiamo preso una cassetta e l'abbiamo posizionata nel terrazzo, riempita di terra, di pietre, di tronchi e di cortecce vuote (per fare le gallerie mamma!). È stato un successo: con poche foglie di insalata le saziavamo e potevamo assistere alla loro vita quotidiana.
Il primogenito perfettino che le aveva studiate per tutto l'anno ha fatto notare a tutti che avevano fatto le uova e che presto sarebbero nati i piccoli, ogni tanto uscivamo a bagnarle con lo spruzzatore, non facevano rumore e non sporcavano... fantastiche!
Per amore di cronaca devo dire che ad un certo punto il numero delle lumache era troppo abbondante perciò quelle più grandi avevano tentato una fuga che si poteva trasformare in un suicidio di massa, il nostro intervento ha evitato il peggio.


La KeElle

venerdì 21 ottobre 2011

Venerdì del libro: etto cos'è?


Entrambi i miei figli hanno iniziato a parlare molto presto, facendo anche discorsi articolati e ragionamenti complessi, gli studiosi dicono che è grazie alla lettura di libri ad alta voce che si ottiene questo effetto. Io credo di aver letto in realtà molto poco ai miei figli, il primogenito perfettino ha ascoltato fiabe fino a quando non ha avuto il dono della parola poi ha deciso che le storie se le raccontava da solo, con la bestiolina era praticamente impossibile stare fermi in uno stesso posto per più di un secondo già da quando aveva pochi mesi non c'era tempo per ascoltare bisognava scoprire il mondo.

I libri piacciono, in ogni caso, ad entrambi e da questi hanno sicuramente a loro modo imparato moltissimo, tra i libri più richiesti quando hanno imparato le prime parole c'era tutta la collana di Richard Scarry, impazzivamo a cercare, in ogni pagina, dove si nascondeva Zigo Zago e a dare un nome ad ogni più piccolo oggetto presente. Nello stesso periodo abbiamo amato molto anche la collana illustrata da Manuela Martin, Girasole editore, le immagini sono molto originali e ogni pagina è pienissima di particolari. Se non avete passato almeno una sera a giocare a “Etto cosè? Etto? Etto? Etto?” di certo non potete capire ne il piacere ne la fatica!!!


la KeElle

Il Venerdì del libro è un'iniziativa del blog di homemademamma.

lunedì 17 ottobre 2011

Marionette da dita: dagli animali a Guerre Stellari


Ho provato a fare un lavoro creativo con mio figlio grande: gli ho lanciato l'idea di realizzare marionette da dita partendo da ritagli di pannolenci, accettata la proposta l'ho messo davanti a google, da solo ha fatto la ricerca mentre assieme abbiamo scelto il tutorial che più ci piaceva.
Solo che stampato il tutorial è finito l’interesse, svogliatamente ha preso in mano fogli e forbici ma aveva un aria talmente annoiata da condannato al patibolo che l’ho liberato da questa incombenza , alla mia domanda su cosa volesse fare mia ha risposto che già che c’era il computer acceso avrebbe volentieri giocato con i videogiochi Lego Star Wars , bene, fine dell’attività mamma-figlio, lui giocava inebetito davanti allo schermo mentre io finivo il lavoro con l’aiuto del dueenne niño pequeño arrivato nel frattempo dall'asilo.

Ma dato che non mi do mai per vinta ho provato a giocare l’ultima carta, se li creassimo noi i personaggi di Star Wars? Detto fatto, una volta ottenuta l’attenzione siam partiti a razzo con una nuova ricerca su google, per fortuna abbiamo trovato subito il pattern ideale, ci siamo messi al lavoro dividendoci i ruoli, niño pequeño cercava i pezzettini di feltro (a caso e fregandosene delle nostre richieste ben precise), il grande li ritagliava e io cucivo, ecco le prime opere, Yoda e la Principessa Leila, che ho voluto fortemente per sottolineare l’importanza della sua figura femminile…ehm insomma almeno ci ho provato a dare importanza all'unica protagonista femminile!


L’intoppo è arrivato quando si è accorto che non avevamo più pannolenci nero per realizzare Dart Fener, presi dal panico (suo perché non poteva realizzare il cattivo, mio perché dopo mezz’ora non reggevo più alla sua pioggia di domande quando andiamo in merceria) siamo andati a far spesa, la commessa ci ha guardato con aria stranita quando il grande gli fatto la richiesta abbiamobisognodipannolencineroperfareunDartFener, detta tutto d’un fiato per paura di dimenticarsi qualche parte, ha abbozzato un sorriso (di compassione o comprensione nei miei confronti) ma alla fine ha consegnato il prezioso materiale.

Dart Fener fatto, ora è in cartella per essere mostrato ai compagni e non può essere fotografato dalla mamma.

Che la forza sia con te!


La KeAle.

venerdì 14 ottobre 2011

Venerdì del libro: E se arriva una “fratella”?


Quando sono rimasta incinta della bestiolina il primogenito perfettino aveva quasi 4 anni e ovviamente un sacco di curiosità che tutti noi cercavamo di soddisfare, è rimasta alla storia la sua domanda “ tu mamma da dove la fai uscire la pipì?” alla mia spiegazione scientifica lui rispose sconcertato: “FAI USCIRE LA FRATELLA DA DOVE FAI LA PIPì?!?!”.
Capii che avevamo bisogno di aiuto così scegliemmo un bel libro “E io dove stavo?” di M.Manning e B.Granstrom, editoriale La Scienza, abbiamo letto e riletto il libro, poi ci siamo procurati anche uno speciale di Focus dove si potevano seguire tutte le tappe evolutive del “girino” che cresceva, ad un mercatino dell'usato avevamo trovato anche un libro a finestrelle “Guarda come cresci” Editrice Piccoli.

Alla fine direi che tra letture, immagini e discorsi vari era molto preparato, tanto che quando è nata la sorellina si è svegliato nella notte e la nonna gli ha detto “dormi tranquillo che ti è nata una sorellina” lui ha risposto scientificamente “hanno dovuto tagliare la pancia alla mamma?” “no, parto naturale!” “Meno male ci tenevamo tutti così tanto...”, e si è rimesso a dormire sereno.

Adesso quando leggiamo qualche storia mi chiede perché dicono che i bambini li porta la cicogna, io rispondo che è un' invenzione, che lui non dovrebbe stupirsi vista la sua fantasia, ma lui insite “ ...si ma perché proprio la cicogna non un altro animale?”, quindi capirete che stiamo cercando un altro libro uno che ci spieghi cosa centrano cavoli e cicogne...suggerimenti?


La KeElle

IL veberdì del libro è un'iniziativa di Homemamdemamma.

martedì 11 ottobre 2011

La Festa della Lana

Domenica approfittando di una stupenda giornata di sole siamo andati alla festa della lana di Ternengo, un paese a pochi chilometri da Biella, i bambini sono rimasti affascinati dalla 500 ricoperta di lana (mamma la fai anche te??)




Dalla sciarpa del campanile:

E ovviamente dalle protagoniste della giornata, le pecore, a cui hanno dato da mangiare per (quasi) tutto il giorno, le hanno visto sfilare per le vie del paese e alla fine anche tosare in diretta.


la KeAle

venerdì 7 ottobre 2011

Venerdì del libro: i migliori libri da vasino

Se uno deve abituarsi a stare seduto sul vasino perché è in fase di spannolinamento cosa può fare?
Leggere naturalmente!
Ma cosa si legge?
Avventure che parlano di cacca, bagni e vasini ovviamente.


Al primo posto dei libri da bagno per lo spannolinamento troviamo “Posso guardare nel tuo
pannolino?”(di Guido Van Genechten-Clavis editore), un topo curioso che va in giro a chiedere ai suoi amici di mostrare cosa hanno fatto nel pannolino e scopre cacche di tutti i tipi, decide così di introdurre i suoi amici all’uso del vasino. Geniale. E’ da mesi che lo leggiamo ogni volta che niño pequeño va in bagno, lui si diverte come se fosse la prima volta e grazie alla lettura del topo curioso ha abbandonato l’uso dei pannolini lavabili.


Al secondo posto, un classico, “Chi me l’ha fatta in testa” (di Wolf Erlbruch e Werner Holzwarth.), una talpa che vuole vendicarsi di chi gli ha lasciato un ricordino ma prima di trovarlo deve scoprire chi è il colpevole, scopre così che le cacche non sono tutte uguali. Da ridere.


Al terzo posto “Il re è occupato” (di Mario Ramos, Babalibri) tutti cercano il re ma lui non è mai disponibile, chissà dov’è? Splendido libro con finestrelle.



la KeAle

L'iniziativa il venerdì del libro è del blog di homemamemamma.
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