venerdì 7 settembre 2012
Venerdì del libro: Federico e Matteo.
Tra tutti gli autori che noi Kemate abbiamo incontrato da quando siamo mamme c’è ne è uno che non potevano non amare: due dei suoi libri più belli portano i nomi dei nostri rispettivi primogeniti.
“Federico” (Leo Lionni, della Babalibri) è un topino che non teme troppo il freddo inverno, la storia all’inizio ricorda un po’ quella della cicala e della formica: tutta la comunità è impegnata a lavorare e a fare provviste, Federico sembra assorto in un mondo tutto suo, mentre tutti sono impegnati con le provviste lui raccoglie i raggi del sole, i raggi del sole e le parole. Il bello è che quando l’inverno arriva, dopo essersi rimpinzati di ogni bene, i topini si annoiano e hanno freddo meno male che c’è Federico a scaldarli con i raggi del sole, a incantarli con i colori e le parole.
Anche ne “Il sogno di Matteo” (sempre Leo Lionni, della Babalibri) il protagonista è un topino unico figlio di topini spiantati che sognano per lui un futuro da medico ma che alla domanda “cosa vuoi fare da grande?!” risponde sempre: “Non lo so voglio vedere il mondo!”dopo una visita al museo d’arte con la scuola Matteo scopre che nei quadri c’è il mondo intero e così decide di fare il pittore! Siccome fa il suo lavoro con passione lavora tanto e diventa famoso, quindi alla fine i genitori sono molto contenti della scelta!
Amo questi libri perché di fatto parlano di arte ai bambini, il messaggio mi sembra che sia lo stesso, un artista può essere importante quanto un dottore o un manovale basta fare tutto con passione!
Un ex ministro dell’economia disse un giorno che con la cultura non si mangia, io ovviamente non sono d’accordo e non solo perché ho letto questi due libri.
L'iniziativa il venerdì del libro è del blog di homemademamma.
Se vuoi vedere i nostri precedenti VDL li trovi qui.
la KeElle.
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Adoro adoro adoro Lionni! :)
RispondiEliminaAnche io avevo recensito Federico, Matteo mi ripropongo sempre di cercarlo almeno in biblio (di Lionni ne ho tantissimi a casa, ma non voglio diventare monotematica, anche se è difficile scegliere perchè sono tutti così belli e con messaggi importanti e lievi al contempo)-
Grazie: Lionni fa iniziare bene le giornate..
Non li conoscevo nessuno dei due ed entrambi mi ispirano molto... La cultura va divorata, sperando di non esserne mai sazi!
RispondiEliminaMi piace il vostro blog, brave!
Per me Lionni non può mancare in una libreria di bambini e non ha netà : si può proporre anche ai più grandi. Ho parlato anchio di Federico molti venerdì fa, invece ci manca la lettura di Matteo. Recupero!
RispondiEliminaBei libri e anche l'argomento "artistico"...
RispondiEliminaBellissime proposte, condivido la tua osservazione sulla cultura!:-)
RispondiEliminaLi ho sfogliati, ma non li ho mai letti alla canaglietta.
RispondiEliminaDevo recuperare.
(Federico piaceva molto anche a me, ma non al papà)
@Ci
RispondiEliminaMe lo immaginavo che anche te eri una fan di Lionni, vado a ricercarmi la tua recensione di Federico e ti consiglio quello di Matteo tanto non preoccuparti che non diventi monotematica!
@verdeacqua
Benvenuta e grazie per i complimenti, la tua frase sulla cultura da divorare e non essere mai sazi mi piace tanto.
@alessandra
guarderò molto volentieri anche la tua recensione di federico, forse l'avevo già anche letta ma non me la ricordo più!
@Palmy
Grazie
@Federicasole
Meno male che sono in buona compagnia.
@mammozza
beh ma è canaglietta che deve apprezzare non il papà!
Sono pienamente d'accordo con te! L'importante è sempre mettere la passione in ciò che si fa! Mi è piaciuto il modo in cui in "Federico" è stata rivisitata la vecchia favola della cicala e della formica, riletta in chiave culturale!
RispondiEliminaCiao, ho appena scoperto il vostro blog, e come prima ho scelto la pagina dei libri. Anche sono una fan di Lionni:) Sia "Federico" che il "Sogno di Matteo" sono delle storie autobiografiche nei cui protagonisti è rappresentato lo stesso Lionni. Matteo mi ricorda che lo stesso Lionni si è appassionato alla pittura frequentando un museo vicino a casa sua tutti i giorni in cui non andava a scuola. Un saluto - graziana
RispondiElimina@Graziana
RispondiEliminabenvenuta Graziana.
Non sapevo delle parti autobiografiche relative a questi due libri, trovo sempre molto interessante scoprire questi dettagli.