martedì 5 maggio 2015

A caccia di texture.

E' da alcuni giorni che muniti di fogli di carta bianca ovviamente di recupero e di pastelli a cera si va a caccia di texture, a scoprire superfici lisce, a rilievo, a gobbe, ruvide. Basta appoggiare il foglio e iniziare a colorare, il risultato è la produzione continua di originalissime carte texturizzate da appendere come opere d'arte o da usare tagliandole e strappandole per comporre dei collage.


 
E' un'attività versatile che si può fare sia al chiuso che all'aperto, da soddisfazione immediata, per i bambini vedere comparire una texture da un foglio bianco ha un sapore di magia e crea dipendenza perché una volta che avrete attivato i vostri bambini alla caccia di texture non li fermerete più.

Se vi piace l'idea vi consiglio il libro di Beba Restelli “A che gioco giochiamo” della Corraini in cui metà del libro è dedicato ad illustrare nel dettaglio i laboratori di Bruno Munari sulle texture e il frottage. Eh si, un'idea così semplice e brillante non poteva essere che di Munari.

Buona caccia alle texture, un suggerimento, i tombini e le cortecce danno dei risultati spettacolari!


la Keale.
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