lunedì 30 maggio 2011

Lunedì creativo: tappeto gioco.


E' da un po' di tempo che volevo postare il tappeto gioco che ho realizzato per il mio niño pequeño, complice l'iniziativa del lunedì creativo del blog Apprendista mamma lo faccio finalmente oggi.
Ho preso spunto da vari blog dove ho trovato soprattutto tappeti con piste di macchinine, ma dato che le macchinine erano una prerogativa di figlio grande (che ormai ha 8 anni e come è logico il tappeto gioco non se lo fila neanche di striscio) ho realizzato un tappeto pieno di animali che sono la passione di pequeño.


Non sono brava a disegnare per cui ho preso come modelli i disegni dei libri per i più piccoli, li ho copiati su un foglio che mi è servito da cartamodello, con il pannolenci ho realizzato tutte le figure, con i ritagli di pannolenci dei felt food ho fatto i particolari più piccoli e i pesci.
Lo sfondo è una pezza di lana e la strada è un ritaglio di un pantalone in lana, entrambi recuperati da ReMida (Centro di riuso creativo che raccoglie e riordina materiali di fine filiera provenienti da aziende biellesi e li mette a disposizione a chiunque condivida la filosofia del non spreco).
Ho cucito tutto assieme e ho rifinito il contorno con uno sbieco. Non c'è nient'altro da fare se non sbizzarirsi con la fantasia.
La foto l'ho fatta dopo che il tappeto è uscito dalla lavatrice per l'ennesimo lavaggio in seguito all'ennesima pipì che il mio niño pequeño in fase di spannolinamento ha deciso di fare proprio lì!

Per l'estate sto preparando un tappeto gioco con uno sfondo marino pieno di pesci e altre creature che vivono sott'acqua.

la KeAle

lunedì 23 maggio 2011

Giochi costo zero

Quando si diventa genitori si hanno un sacco di aspettative su ciò che saranno i propri figli, si incomincia subito cercando di indirizzarli con i giochi che gli compriamo, gli specialisti sono i papà ma nonni, zii e amici non scherzano! Fra tutti i giocattoli che i miei figli hanno ricevuto quelli più temuti sono quelli da noi classificati come “cinesi”, non sempre sono fatti in Cina, ma sono di materiale scadente, rigorosamente in plastica, si rompono facilmente e soprattutto sono sempre molto rumorosi, altra categoria da me temuta sono i peluche, ce ne sono di tutte le misure di tutte le fattezze, e di tutti i colori, si riempiono facilmente di polvere e fino ad ora l’unica cosa che ha davvero interessato i miei figli sono le etichette, le preferite sono quelle dei pupazzi IKEA, più lunghe e resistenti delle altre. In attesa di scoprire quali saranno le vere passioni dei vostri figli in questa sessione vi proponiamo un po’ di giochi fatti con materiale di recupero che però hanno entusiasmato i nostri figli.
Avvertenze: la KeAle manualmente è molto abile e creativa, la KeElle ha bellissime idee ma dal punto di vista della manualità è uno zero assoluto, quindi se a costruire certe cose c’è riuscita lei ci possono riuscire tutti!


Bombe morbidose

Occorrente : vecchie calze (eventualmente ritagli di stoffa nastrini)
La bestiolinia che la KeElle ha partorito per seconda è nata ad agosto e forse per questo motivo non sopporta calze e scarpe, troviamo calze ovunque, trovarne 2 uguali è diventato quasi impossibile, noi che siamo maniaci del riuso ci siamo posti il problema di cosa fare di tutte le calze solitarie e di quelle del resto della famiglia così tanto rattoppate da far venire male ai piedi quando si cammina. Poi grazie ad un idea presa dalle educatrici dell’Asilo nido comunale di Mongrando abbiamo sviluppato un gioco bellissimo che abbiamo chiamato “bombe morbidose” sono semplicissime da realizzare, innocue (se si gioca con adulti coscienziosi) e divertentissime da utilizzare. Occorre solamente appallottolare le calze e indire furiose battaglie a squadre o tutti contro tutti, magari costruendosi prima trincee e barricate con coperte e cuscini dei divani…
Per rendere più belle le “bombe” si possono rivestire le calze con ritagli di stoffa colorata chiusi con nastrini colorati, successo garantito.
P.S. Se, come nel caso della KeElle, avete un compagno particolarmente competitivo evitate di coinvolgerlo nel gioco.
P.P.S le Kemate sono pacifiste, accettano di “giocare alla guerra” come momento di sfogo, ma impegnano molto tempo della loro vita quotidiana a spiegare ai loro figli le atrocità delle guerre di tutto il mondo.

La KeElle

martedì 17 maggio 2011

Settimana Internazionale del Pannolino Lavabile


Dal 16 al 22 maggio si festeggia in molti paesi del mondo la Settimana Internazionale del Pannolino Lavabile, lo scopo principale dell'iniziativa è quello di far conoscere i pannolini lavabili e di incentivarne il loro uso.

La nostra società è ormai assuefatta da centinaia di prodotti “usa e getta” comodi e pratici ma con un lungo percorso industriale, un breve utilizzo e infine una lunga permanenza in discarica.
I pannolini dei bambini vengono usati per un paio d'ore per poi finire in discarica dove ci metteranno all'incirca 500 anni per degradarsi. Ogni bambino consuma nei suoi primi tre anni di vita più o meno 6.000 pannolini che sono circa una tonnellata di rifiuti indifferenziabili per ogni singolo bambino e che costituiscono il 10% di tutti i rifiuti urbani; dati che senza dubbio fanno riflettere.
In un periodo in cui si parla tanto del problema dello smaltimento dei rifiuti è fondamentale cominciare a non produrne, riducendo l'utilizzo di quei prodotti che non sono in alcun modo riciclabili come pannolini e assorbenti.

Intere generazioni, fino agli anni '70, sono state allevate con i vecchi ciripà, l'avvento dei pannolini usa e getta sembrava una conquista per le neo mamme, che già tanto hanno da fare, negli ultimi anni però si sta registrando una sensibile inversione di tendenza. Un numero sempre maggiore di mamme si sta affacciato al mondo dei pannolini lavabili mosse sia da uno spirito ecologista che economico. Il tessuto con i quali vengono fatti i pannolini lavabili non contiene i molteplici prodotti chimici impiegati nel processo di creazione degli usa e getta, il che fa si che si riducano notevolmente dermatiti e arrossamenti.
I costi iniziali per l'acquisto dei pannolini lavabili sembrano alti ma si ammortizzano in meno di un anno: i circa 6000 pannolini che si usano nei primi tre anni di vita di un bambino comportano una spesa dai 1500 ai 2000 euro in usa&getta; con i lavabili invece la spesa varia dai 200 agli 800 euro a seconda del modello che si sceglie.

Tutte queste riflessioni ci hanno portato ad utilizzare i lavabili per i nostri figli e a promuoverli tra amici e parenti, non contente di ciò abbiamo anche deciso di vendere i pannolini nel nostro e-commerce.

giovedì 12 maggio 2011

Riutilizzi pasquali


Sono passate 2 settimane dalla festa di pasqua ma ancora siete invasi da cioccolata, capsule di plastica di varie forme, dimensioni e carte luccicanti? Ecco cosa vi propongono le Kemate per riutilizzare in modo semplice e funzionale tutte le vostre rimanenze!

La carta: le uova di cioccolato sono incartate con carte colorate e luccicanti, sono le preferite dai bebè dai 6 ai 18 mesi circa, ci si possono specchiare, e poi sono molto rumorose. In alternativa attaccati agli alberi di frutta o legati a bastoni e posizionati nel vostro orto rappresentano un deterrente per gli uccelli che volessero papparsi tutta la frutta che vi siete coltivati con amore.

La scodellina di plastica su cui si poggia l’uovo di cioccolato e la capsula che contiene il regalo, possono essere utilizzati nei giochi dei travasi sia per l’acqua che per la sabbia che per il miglio o la farina, sono leggere, resistenti e solitamente prive di spigoli o di parti che potrebbero essere pericolose per i più piccoli.

Il cioccolato: per non rischiare di andare in overdose molti genitori raccolgono il cioccolato in contenitori per mangiarlo poco per volta, o utilizzarlo in svariate ricette, ne proponiamo una facile e velocissima che potete fare con i vostri figli:

“Sfoglia di cioccolato e pere”
Ingredienti: cioccolato, una o due pere, un rotolo di pasta sfoglia (se non avete voglia di farla voi)
eventualmente rhum e zucchero di canna

Stendete la pasta sfoglia in una teglia lasciandola un po’alta sui bordi, bucherellatela sul fondo (questa è una operazione che viene benissimo anche ai bambini) stendete una o più pere tagliate a pezzettini e ricoprite il tutto con pezzetti di cioccolato. Infornate a 180° per circa 20 minuti e comunque fino a quando la pasta sfoglia non si è colorita. Per perfezionare la ricetta potete caramellare in una pentola antiaderente i pezzetti di pera con un po’ di rhum e zucchero di canna.

la KeElle

giovedì 5 maggio 2011

Capitolo 4: e tu chi sei?

E tu chi sei?
Non ti ho mai visto prima ma mi sembra di conoscerti… a sei tu! Esattamente ciò che stavamo aspettando! Quando nascerà vostro figlio/a vi capiterà di chiedervi come avete fatto a fare un essere tanto perfetto, avrete magari voglia di una doccia (sia la mamma che il papà!) e poi è possibile che abbiate bisogno di capire cosa sta succedendo, soprattutto se è il/la primo/a figlio/a.

Ad alcuni genitori viene difficile pensare che non si è figlio ma si ha un figlio, l’attenzione di tutti viene spostata sul nuovo arrivato e le emozioni così travolgenti da non capacitarsi degli eventi…
Alcune mamme magari si chiederanno perché, nonostante tutta la fatica fatta è rimasta una pancia da settimo mese. Non era compreso nel prezzo il ritorno ad una forma smagliante? (in realtà la KeElle deve ben 7 Kg meno alla sua ultima gravidanza!).


foto tratta dal sito leoneverde.it


Molto probabilmente assisterete al magnifico miracolo della natura che dona alla mamma la possibilità di nutrire il proprio cucciolo, non spaventatevi se sembra non accadere nulla, dicono in molti che non esistono mamme senza latte! (Paola Negri, Tutte le mamme hanno il latte oppure Carlos Gonzales Un dono per tutta la vita, guida all’allattamento materno, entrambi di Leone Verde Editore).
Nel momento dell’allattamento sarebbe fondamentale essere sereni e soprattutto molto comodi, ci sono lupetti che succhiano anche per più di un ora di seguito! Il cuscino allattamento non è indispensabile ma aiuta, alla mamma evita fastidiosi mal di schiena e il neonato riesce ad avere una suzione migliore non permettendo la formazione delle tanto temute ragadi…se invece avete le ragadi potete usare olio di iperico, purelan (grasso di pecora) o svariati altri rimedi: alla KeElle dopo tre mesi di tiralatte perché il suo primo bimbo dal basso del suo chilo e sei non aveva la forza di succhiare, sono comparse le ragadi proprio quando finalmente il piccolo quella forza l’aveva trovata. Ha provato diversi rimedi ma i più funzionali sono stati quelli naturali: il Purelan crema antiragadi (si trova facilmente nelle farmacie), i copricapezzoli d’argento che ti fanno sentire un po’ Venus amica di Mazinga, ma sono portentosi…poi se la stagione e un po’ di privacy in casa lo permettono anche lasciare il seno asciugare all’aria aiuta moltissimo.

N.B. le Kemate suggeriscono di trovare amici, o gruppi di genitori con cui parlare sempre di tutto ciò che accade, sembra una stupidaggine ma quando non si dorme una notte e scopri che c’è qualcuno che non dorme mai ci si sente subito meglio. La mamma angosciata perché la sua bimba era piccolina andò a casa felice il giorno che vide le dimensioni prematuro della KeElle.
Informatevi se nella vostra città ci sono spazi riservati ai neogenitori, in alcuni paesi della provincia di Biella è attivo e totalmente gratuito il servizio “Spazio Famiglia- Genitori si diventa!” ( progettato e finanziato dal consorzio Iris) dove le mamme, ma anche i papà possono trovarsi con un educatrice e a volte con un ostetrica esperta per parlare di tutto ciò che ci assilla i genitori. Provati e superapprovati anche gli incontri dell’Associazione di promozione sociale de La Cicogna.


la KeElle
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