venerdì 30 settembre 2011

Venerdì del libro: ancora Munari


Tra i gioielli di Munari che girano per casa merita particolare citazione: “L’uomo del camion” (Corraini editore) è la storia semplice di un papà che deve arrivare a casa per portare un regalo al figlio, è ingegnoso, tenero e sorprendente, di fronte a tutti gli inconvenienti tecnici che l'uomo incontra, c'è sempre la soluzione, un nuovo mezzo di trasporto da utilizzare sempre più snello (il camion, l'auto, la moto, la bici, il monopattino,i pattini, le scarpe...), ogni pagina si trasforma.


Un altro libro molto carino dello stesso editore è ZOO, per presentarlo cito il cartello che si legge a pagina uno: “AVVISO: vietato dare da mangiare agli animali: non date gli uccelli alla volpe, la volpe al leone, il pappagallo alla tigre. Non disturbate le farfalle. Lasciate i cartelli al loro posto. Se gli tirate la coda. Il leone si offende. È vietato sedersi sulle tartarughe e giocare con gli orsi. Applaudite alle foche”...non credo di dover aggiungere altro.


La KeElle


L'iniziativa il venerdì del libro è del blog homemademamma.

martedì 27 settembre 2011

Il tris rivisitato

Mamma, perchè a tris bisogna per forza giocare con O e X?

Per dimostrare che si può giocare con quello che ci pare ho preparato subito una base da riutilizzare all'infinito, nel frattempo ho chiesto a loro di sbizzrirsi con la fantasia cercando le pedine per le sfide, alcune poco pratiche (sabbia contro ghiaia), altre commestibili (biscotti contro cracker, piselli contro fagioli), altre ancora le abbiamo fotografate:

sassi lunghi contro sassi rotondi:


palline di feltro rosse contro blu:


cubi di lego rossi contro gialli



la KeAle

venerdì 23 settembre 2011

Venerdì del libro: Le macchine di Bruno Munari

Su Munari andrebbero fatti mille post, le Kemate lo considerano un genio, tra tutti i libri sui che abbiamo guardato, letto e amato oggi ne citiamo due che custodiscono gelosamente il primogenito perfettino e il Kepapà idraulico.


Entrambi riguardano le macchine, il primo si intitola “Le macchine di Munari” (Corraini editore), leggendolo non si riesce a trattenere il sorriso per le idee così fantasiose, inutile dire che il primogenito perfettino poi passa ore con 4 oggetti in croce e comincia ad inventarsi di tutto facendo commenti a metà tra Munari e McGyver.


Il Kepapà idraulico invece ha ricevuto in regalo, da un'amica di famiglia che conosce la sua curiosità verso le invenzioni più strane, il testo “La meravigliosa avventura delle macchine “inutili” (Mazzotta ragazzi), un libro double face, il titolo è lo stesso gli autori diversi da una parte Munari, appunto, dall'altra Tinguely.. e' un libro sulle invenzioni, sull'arte, sui giochi, o forse un magnifico libro di storie inventate... a pensarci bene è tutte queste cose insieme.


La KeElle


Il venerdì del libro è un'iniziativa del blog homemamdemamma.

lunedì 19 settembre 2011

Gioco vintage: la maglieria magica.


Dalla mia soffitta è sbucata fuori la mia vecchia maglieria magica, allora producevo tubi da usare come vestiti per la mia bambola adesso produciamo tubi da usare come infila spade, polsini da cavaliere, fascia da indiano, portacartucce.


La cosa più affascinante è veder nascere questi tubi, i miei due litigano per poter girare la manovella, mi tocca star lì a fare da paciere e farla usare ora un po' all'uno ora all'altro, alla faccia di chi dice che sono giochi da “femmina”.


PS: alzi la mano chi è mai riuscito a produrre con la maglieria magica qualcosa di diverso da un tubo!

La KeAle

martedì 13 settembre 2011

Memory a costo zero.

Della serie non si butta via niente, da una scatola piena zeppa di ritagli di stoffa

è nato questo memory ricicloso, semplice, veloce e a costo zero:


Occorrente:
ritagli di stoffa di varie tipologie e colori
pannolenci

Ho usato del pannolenci blu come base, avevo delle strisce pretagliate che aspettavano di essere utilizzate in qualche modo, dalla striscia ho ottenuto facilmente dei quadrati di 6x6cm, non ho fatto nessun contorno perché il pannolenci non ne ha bisogno, dopo ho tagliato dei quadrati più piccoli 5x5 con le forbici a zig-zag, così da non perdere tempo a rifinire il bordo, ho assemblato le stoffe con il pannolenci e nel giro di poco ho cominciato a sfornare tessere del memory a due a due.

Per finire in bellezza il memory ricicloso ho riposto le tessere in un ex-sacchetto del riso.



la KeAle

mercoledì 7 settembre 2011

Inventiamoci una storia...

Mi vergogno a fare un post così banale, le mamme creative che seguo nel web (compresa la keAle) saprebbero di sicura sviluppare questa idea molto meglio, ma lo scrivo lo stesso perché io sono la paladina delle mamme che non sono brave a disegnare, a cucire, a ricamare ecc.

Spesso il primogenito perfettino chiede di raccontargli una storia, non vuole che gli venga letta ne vuole una inventata, essendo molto fantasioso non sempre rimane soddisfatto delle mie trovate. Un problema analogo si presenta anche quando disegniamo : “mamma disegnami un cavallo, no! non un dinosauro un cavallo!” a me sembra di essere imprigionata nelle prime pagine del “Piccolo principe”, le mie belle parole sui colori sull'importanza di ciò che vediamo con il cuore non ci aiutano. Quando la situazione si mette male corro ai ripari, prendo un bel foglio raduno un po' di adesivi o figurine doppie, o meglio ancora ritagliamo dai giornali immagini che ci piacciono poi lascio al creativo la scelta, lui incolla tutto e poi inventa la storia, a chi lo circonda in quel momento rimane solo il compito di scrivere ciò che dice, ultimamente si è lanciato sul fumetto, così riempiamo nuvolette con le frasi sconnesse o con i rumori onomatopeici che emette l'ometto.




Abbiamo fatto già libri interi anche a più mani mettendo al centro della tavola tutte le figure raccolte e poi a turno scegliendone una e raccontando ognuno un pezzo di storia. È un bel modo per stare insieme, e per utilizzare anche le figurine doppie che finita (o quasi) una raccolta girano sentendosi perse! Quando ci sentiamo sportivi prendiamo un quaderno incolliamo figurine dei calciatori di svariati campionati e ci inventiamo una squadra tutta nostra, magari le facciamo disputare anche una partita importante con una pallina di carta che salta da un giocatore ad un altro.


Chissà magari un giorno diventeremo famosi pubblicando tutte le storie strane che ci siamo inventati!


La KeElle

lunedì 5 settembre 2011

Scatola dei colori 2

Sono partita dal suggerimento di Bruno Munari di utilizzare i mattoncini di Lego per dare spazio alla creatività dei bambini; per lasciare ai bambini la libertà di scelta di creare quello che gli pare bisogna separare i mattoncini per colori e togliere tutti gli elementi accessori (tipo ruote, personaggi, ecc.), in questo modo il bambino parte senza avere l’idea di che cosa verrà fuori e ci sarà sorpresa nel farlo.

Il lavoro è iniziato così separando i mattoncini per colore, li abbiamo divisi e sistemati in una scatola, poi via via la scatola si è trasformata in un contenitore monocromatico, dal gioco dei mattoncini si è passati alla caccia al tesoro dei colori, pronti via chi trova più oggetti blu, verdi, ecc..

Ecco il risultato finale:




Questa è invece la scatola di niño pequeño che inizialmente ha cercato gli oggetti colorati dopo poco si è stufato, perciò ha messo dentro quello che gli capitava:



la KeAle


PS: Un suggerimento più strutturato per costruire una cassettiera dei colori l’ho letto sul blog della classe della maestravalentina.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...