Abitiamo in campagna in una casa sporca e disordinata quindi abbiamo tutte le carte in regola per possedere un animale, la nonna bis, che vive nello stesso nostro cortile possiede le galline che fanno delle uova buonissime ma che la mamma KeElle non ama particolarmente da quando un gallo le saltò in faccia all'età di 5 anni.
Il primogenito perfettino non sembrava mostrare particolare interesse per gli animali, poi è arrivata la “fratella” che abbiamo subito chiamato bestiolina e tutto è cambiato. La richiesta è stata quella di un animale domestico di cui prendersi cura, tutti avremmo votato per un cagnolino ma non possediamo ancora di una recinzione attorno alla nostra proprietà, quindi non è pensabile. In estate sotto richiesta pressante della nonna bis abbiamo adottato un gattino bellissimo che si chiama “Gigi”, sembra un siamese ma la mamma è grigia e il papà bianco nero (ho indirizzato io la scelta così da poter spiegare ai miei figli che sono biondi con gli occhi azzurri anche se il papà è nero con gli occhi marroni, e che la battuta sul postino che fa il kePapà idraulico è totalmente fuori luogo!).
I bimbi lo fanno giocare lo portano a spasso sul passeggino, lo abbracciano ardentemente, ma per loro è il gatto della nonna bis, così dovevamo scegliere l'adozione di un altro animale, per fortuna il primogenito perfettino aveva trattato come argomento principale nell'ultimo anno della mitica scuola dell'infanzia di Mongrando Curanuova la “chiocciola”.
Dopo un temporale siamo usciti a cercare chiocciole, abbiamo preso una cassetta e l'abbiamo posizionata nel terrazzo, riempita di terra, di pietre, di tronchi e di cortecce vuote (per fare le gallerie mamma!). È stato un successo: con poche foglie di insalata le saziavamo e potevamo assistere alla loro vita quotidiana.
Il primogenito perfettino che le aveva studiate per tutto l'anno ha fatto notare a tutti che avevano fatto le uova e che presto sarebbero nati i piccoli, ogni tanto uscivamo a bagnarle con lo spruzzatore, non facevano rumore e non sporcavano... fantastiche!
Per amore di cronaca devo dire che ad un certo punto il numero delle lumache era troppo abbondante perciò quelle più grandi avevano tentato una fuga che si poteva trasformare in un suicidio di massa, il nostro intervento ha evitato il peggio.
La KeElle
un animale ideale! :-)
RispondiEliminaAh si per le lumache ci vuole il minimo sforzo.
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