venerdì 18 marzo 2011

Capitolo 2: il grande giorno si avvicina...

Quando il grande giorno si avvicina gli atteggiamenti dei genitori sono i più disparati, raramente però prevalgono le vie di mezzo, o si è del tutto indifferenti o è il panico ad avere la meglio.
In ogni caso, vorrei tranquillizzare chiunque, un po' di paura per il parto (se arriva e prima o poi arriva) è legittima e, secondo me, aiuta moltissimo ammetterlo, quello che non aiuta sono i racconti di esperienze tragiche, le notizie di malasanità al telegiornale ecc.

Ogni donna è diversa: alcune mamme vogliono essere super-informate: leggere ogni testo possibile immaginabile, guardare video su parto ecc., altre per paura di impressionarsi preferiscono non sapere nulla. Noi abbiamo trovato notizie utili nel manuale: “Avremo un bambino” di Janet Balaskas, Yehudi Gordon Red edizioni, interessante il testo “La straordinaria avventura di una vita che nasce” di Piero e Alberto Angela OscarMondadori (bellissimo anche il documentario su questo argomento fatto da Piero e Alberto Angela) e molto suggestiva la rivista: speciale Newton Rcs periodici che titolava “Diario di nove mesi: le immagini di un racconto di tutto ciò che accade dal concepimento ai primi anni”.

Le Kemate pensano sia importante cercare di trovare la propria dimensione, magari trovando un corso preparto che presti molta attenzione non solo al parto in se, ma anche a come ci si sente la donna nei diversi momenti della gravidanza (e non solo può non essere uguale per ogni donna, ma può cambiare da una gravidanza all'altra!), a come si può sentire il futuro papà, la cui figura negli anni è molto cambiata, e adesso più che mai in molti casi sembrano aver bisogno di essere coinvolti in qualche modo.
Se vi ritrovate in questa dimensione visitate il sito della cicogna .

La KeElle per prepararsi ai parti ha fatto anche un po' di yoga, lunghe passeggiate, ha bevuto tisane fatte con le foglie di lampone essiccate, e soprattutto ha cercato di coccolarsi (e di farsi coccolare) il più possibile.
KeAle per prepararsi al primo parto ha fatto yoga, lunghe passeggiate, ha continuato a lavorare anche dopo la data presunta del parto e ha fatto un trasloco (figlio 1 nato alla 42 settimana), per il secondo parto ha fatto yoga e lunghe passeggiate, poi è rimasta immobile nel letto e ha fatto cruciverba, punto croce, dormito e letto tanti libri (figlio 2 nato alla 33 settimana).
Entrambe le Kemate hanno avuto l'esperienza di un bimbo prematuro e il pensiero a parto avvenuto è stato lo stesso “rivoglio indietro i miei due mesi di gravidanza non fatti!!!”

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