giovedì 19 dicembre 2013

Zuccherina e insulina.

Il 14 novembre 2013 è stata la giornata Mondiale del diabete, il 20 novembre è stata la giornata mondiale dei diritti dell’ infanzia e dell’adolescenza. A un mese di distanza le Kemate celebrano a loro modo le diverse date raccontandovi una storia.

 
Quella che vi scrivo oggi è la storia “dell’AleRosso”, dove il dell’ rappresenta l’errata mania di noi Biellesi di mettere l’articolo davanti al nome di persona, Ale è un abbreviativo e Rosso non è ne il cognome, ne il colore dei capelli, ma il simbolo di appartenenza al gruppo dei più piccoli (3anni) a scuola, il fatto che sia scritto tutto attaccato rende meglio la pronuncia della bestiolina, vera autrice di questo racconto. Non so se sarei in grado di raccontarvi la storia così bene come ha saputo fare la mia gnoma, per cui provo a riportarvi esattamente le sue parole:
Oggi a scuola è venuta la mamma “dell’AleRosso” a raccontarci una storia bellissima, è la storia di Zuccherina e Insulina, un bambino aveva mangiato Zuccherina e lei piangeva perché era buio e non sapeva dove andare, arrivò Insulina e le disse: “ non preoccuparti ti aiuto io a trovare la strada. Tutti hanno bisogno di te, anche il cuore e muscoli ma solo noi insuline abbiamo tutte le chiavi che servono per farti entrare”.
 
Il racconto ha affascinato subito tutta la famiglia, il primogenito perfettino era curiosissimo di leggere questa storia davvero carina così ce la siamo fatta mandare dalla mamma dell’AleRosso, che insieme a suo marito sta lottando come un leone perché a suo figlio, affetto da Diabete di tipo1, non vengano negati i diritti sanciti dalla nostra Costituzione, come quello di andare a scuola.

I bambini come al solito sono molto più avanti di noi adulti, non sono ne preoccupati ne diffidenti, chiedono in continuazione al loro compagno di poter vedere Gianluca (così hanno chiamato il microinfusore di insulina che Ale porta con sé) e sono un po’ invidiosi perché sembra quasi un dispositivo da supereroe. Se Gianluca suona non si allarmano, loro sanno cosa sta succedendo: “Zuccherina non trova la strada”, si sentono un po’ dottori e quasi non capiscano perché sia necessario che vengano delle infermiere a scuola visto che ci sono già loro!
 
In questi giorni ho sentito una maestra in assemblea con i genitori dire: “non sapete che RISORSA è stato per noi avere un bambino come l’Ale!”, ho letto nella storia di “Zuccherina e Insulina” che “alcuni bambini hanno una CARATTERISTICA che si chiama diabete”, ho visto bambini consapevoli, divertiti e disinvolti, vorrei che questo racconto rappresentasse la normalità di tutti i bambini affetti da Diabete 1, invece so che poche insegnanti avrebbero parlato di RISORSA, ma soprattutto so che i genitori stanno facendo il diavolo a quattro. Le maestre non possono (non che non vogliono!) somministrare nessun tipo di terapia ai bambini, per il sistema scolastico e per quello sanitario le opzioni erano semplici: o il piccolo non andava a scuola oppure dovevano intervenire i genitori, tutti i giorni, quando necessario. La mamma di Ale fa un lavoro che le permetterebbe di andare ogni giorno a scuola, anzi le piace moltissimo stare in mezzo ai nostri bambini, ma ha pensato a tutte le mamme che verranno dopo di lei e che non avranno questa possibilità, così lei e suo marito si sono battuti e hanno ottenuto l’intervento delle infermiere a scuola.
La scuola dell’infanzia frequentata dalla bestiolina sta facendo un lavoro sul territorio, vanno in giro per il paese a studiare piante, animali, case, strade, cartelli, negozi (ma questa è un’altra storia), così hanno deciso di andare a visitare l’ambulatorio locale dell’ ASL, per incontrare le loro amiche infermiere e prendere confidenza con luoghi che di solito loro non amano molto, poi hanno fatto una riproduzione a modo loro.
A volte basta poco per avere dei grandi risultati: la parola giusta, una favola letta tutti insieme, un gioco con le insegnanti, una gita fuori porta, combattere per i diritti sanciti dalla costituzione…

La keElle ( e ovviamente la sua bestiolina!)

3 commenti:

  1. Adesso devo scappare e non ho tempo per leggere la storia, ma ripasso più tardi perchè sono certa che mi piacerà!

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  2. Ehi tutto bene laggiù? auguroni!!!!

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  3. @Elena e Oltreverso
    Auguri di un creativo 2014 a tutte e due.

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